STEFANO SOLIMANI. L’ECCELLENZA NASCONDE IL SIGNIFICATO CHE NASCE NELLE PROFONDITÀ DELLA RAGIONE E SOPRATTUTTO DEL MISTERO

Le sue mostre sono un’occasione di incontro fra il visibile e l’invisibile: visitate con mente e cuore possono portare ad un cammino di nuove consapevolezze

Questa intervista fa parte del libro Profili d’Artista (Editoriale Giorgio Mondadori) appena uscito.

 Cosa è per lei la speranza?

La speranza è fondamentalmente avere fede in un futuro in cui la propria missione si possa realizzare e arrivare a compimento.

In quale occasione, che vuole condividere con i nostri lettori, ha provato speranza nel suo cuore e nella sua mente?

Molte volte ho assaporato la speranza e con la speranza ho impostato tanti progetti artistici che all’inizio apparivano quasi impossibili a realizzarsi. Il mio cuore e la mia mente hanno percorso strade infinite con orizzonti sconfinati fino a raggiungere mete che non avrei mai potuto immaginare senza al mio fianco la mia arte.

Nelle sue opere e nella sua ricerca d’arte ritroviamo la speranza?

L’arte per sua natura contiene in sé il germe della speranza. Quella speranza che rende l’umanità destinata ad un fine eterno. Le mie opere narrano di una bellezza spirituale fatta di promesse e di certezze, di misteri e di dubbi profondi.

Le chiedo di spiegare in sintesi la sua arte.

Spiegare la mia arte mi è particolarmente difficile perché le mie opere sono sature di significati perlopiù celati sotto una coltre di apparente chiarezza. Le mie opere non vanno spiegate ma vanno vissute attraverso il cuore e la mente e ciò che all’inizio non appare, lentamente si svela e penetra nella coscienza di chi guarda.

Crede in Dio?

Sono credente perché non potrei non esserlo in quanto come artista mi sento un messaggero di ciò che è trascendente e appartiene all’Assoluto.

Quale messaggio condivide con il pubblico attraverso la sua ricerca?

Il messaggio che credo sia contenuto nei miei dipinti è un messaggio di profonda riflessione sul vero significato dell’esistenza, libero da falsi miti e dai limiti imposti dalla ragione. Chi entra nelle mie opere assapora, come un bimbo, la gioia di scoprire e di sognare.

Secondo lei come si incontrano arte e spiritualità?

Un artista non sarebbe tale se non mettesse il proprio spirito al servizio degli altri. Il messaggio è l’unico scopo dell’arte e non c’è messaggio se non quello generato dalla propria anima.

Con quale emozione o pensiero vorrebbe che un visitatore uscisse da una sua mostra?

Visitare una mia mostra può diventare un momento magico di incontro tra il visibile e l’invisibile e chi esce da questa esperienza avrà elevato il tono del suo umore per cominciare a credere nella propria redenzione.