SIMONE DI CIRENE: IL PENSIERO DI STEFANO SOLIMANI CHE DIVENTA PITTURA
Per 108 minuti Gagarin orbitò intorno al pianeta osservando la Terra da una prospettiva diversa: dopo questo momento il mondo non era più lo stesso. Era il 12 aprile 1961. Gli artisti, se sono davvero tali, hanno il potere di cambiare la prospettiva del nostro modo di vedere, pensare e sentire avvenimenti della storia fino a trasformare la riflessione all’interno del nostro stato d’animo. Stefano Solimani lo ha fatto cogliendo e interpretando un evento della storia, con un’opera che sarà presentata la prossima settimana a Roma. A seguire quello che penso dell’opera Simone di Cirene del maestro Stefano Solimani.
Stefano Solimani fa emergere dal buio della storia la luce dell’eternità con l’opera Simone di Cirene dove assistiamo al dialogo di Gesù Cristo, dopo una caduta, con un Bambino che rappresenta parte del Suo Essere, Lui Stesso Bambino che indica la volontà del Padre per la salvezza del genere umano che appare alle Sue spalle in un contesto tragico. Il personaggio a cavallo rappresenta l’autorità e il potere in contrasto con l’istinto dell’animale che sembra uscire dalla storia per interrogare l’osservatore sul senso della giustizia e della misericordia. La cattiveria è incarnata nella rabbia di due soldati romani che cedono al lato oscuro spingendo verso la sofferenza e la morte, e poi abbiamo Simone di Cirene, l’uomo di ogni tempo, sorpreso dalle vicende, nel dubbio e nella fatica, tentato dall’ombra stessa che prova a contaminare la luce dell’essere un uomo che porta quella pesante croce, strumento di dolore e di liberazione dal peccato che precede la Risurrezione dalla morte. Con quest’opera il maestro ci consegna una riflessione metastorica che invita a interrogarci quotidianamente sui nostri pensieri, le nostre emozioni e le nostre azioni. L’essere umano è sospeso sull’abisso, insidiato dalle tenebre del male, con gli occhi smarriti verso il cielo alla ricerca di una luce che illumini il libero arbitrio e ogni sua scelta. Con Stefano Solimani la speranza diventa una conquista ogni singolo giorno.
